GASTRITE CRONICA



Gastrite cronica


si intende la presenza di alterazioni infiammatorie croniche della mucosa che conducono ad atrofia e a metaplasia intestinale, di solito in assenza di erosioni. Le alterazioni epiteliali possono assumere i caratteri della displasia e costituire la base per lo sviluppo di carcinomi.
Nella gastrite cronica sono da evidenziare i sottogruppi eziologici distinti e i caratteri istopatologici che variano nelle diverse parti del mondo. Nei paesi occidentali, la prevalenza dei quadri istologici indicativi di gastrite cronica in età avanzata è superiore al 50%.



gastrite cronica


Le principali cause della gastrite cronica sono:




  • infezione cronica da Helicobacter Pylori;




  • patologie autoimmuni, in associazione con anemia perniciosa;




  • sostanze tossiche (alcool e fumo);





  • postumi di interventi chirurgici, soprattutto antrectomia con gastrienterostomia, con reflusso di secrezioni biliari e duodenali;





  • patologie della motilità e meccaniche, compresi occlusioni, benzoari (concrezioni endoluminali) e atonia gastrica;





  • malattie granulomatose (es. morbo di Crohn);




  • altre cause: amiloidosi, malattia graft-versus-host, uremia.



  • INFEZIONE DA HELICOBACTER PYLORI E GASTRITE CRONICA

    L'associazione più importante per la gastrite cronica è l'infezione cronica da H.Pylori. Il nesso è stato scoperto nel 1983, quando il batterio era denominato Campylobacter Pyloridis. Da allora gli studi hanno fruttato un enorme bagaglio di conoscenze sulle proprietà del batterio e sul suo ruolo nella patogenesi gastrica. L'efficacia del trattamento con antibiotici ha rivoluzionato la gestione terapeutica della gastrite cronica e dell'ulcera peptica.
    L'H.Pilory è presente nel 90% dei pazienti affetti da gastrite cronica antrale. La prevalenza della colonizzazione aumenta con l'età, raggiungendo il 50% nei soggetti asintomatici americano adulti oltre i 50 anni. A Portorico, tale parametro supera l'80% negli adulti. Qui l'infezione sembra sia contratta nell'infanzia e che persista per decenni. La modalità di trasmissione di questo batterio non è ancora stata ben definita, sebbene le vie orale e orofecale e la diffusione ambientale sembrino eventi possibili (in genere scarse condizioni igieniche e ambientali). 

    Da notare è che la maggior parte dei soggetti infetti, pur presentando la gastrite associata ad infezione, NON HA SINTOMI. Di conseguenza LE PERSONE INFETTE HANNO UN RISCHIO AUMENTATO DI SVILUPPARE UN ULCERA PEPTICA E UN CANCRO GASTRICO.

    GASTRITE ACUTA

    La gastrite acuta è un processo infiammatorio della mucosa gastrica, spesso transitorio. Essa è di frequente associata a:


    • uso massiccio di farmaci antiffiamatori non steroidei (FANS) - es. il comune aulin;
    • consumo eccessivo di alcool;
    • forte tabagismo;
    • uso di farmaci antineoplastici (antitumorali);
    • uremia;
    • infezioni sistemiche batteriche o virali(es. citomegalovirus, salmonella);
    • stress intenso (traumi, ustioni, interventi chirurgici );
    • ischemia e shock;
    • uso di acidi o alcali e tentativi di suicidio;
    • esposizione a radiazioni o congelamento gastrici;
    • trauma meccanico;
    • gastroectomia distale.



    Si pensa che uno i più di questi meccanismi operino nelle circostanze citate: aumento della secrezione acida, ridotta produzione di tampone bicarbonato, ridotto flusso ematico, distruzione dello strato aderente di muco e danno epiteliale diretto.
    Ovviamente vari di questi fattori possono agire in modo sinergico.
    Imoltre una notevole percentuale di pazienti ha una gastrite idiopatica, cioè non associata a fattori scatenanti noti.

    A seconda della gravità delle lesioni anatomiche, la gastrite acuta può essere completamente asintomatica; può causare in modo variabile dolore epigastrico, nausea e vomito oppure presentarsi con un'emorragia, ematemesi importante, melena e dissanguamento potenzialmente letale. Nel complesso, è una delle cause principali di ematemesi importante, ad esempio negli alcolisti. La gastrite acuta è piuttosto frequente in particolari contesti, ad es. fino al 25% di pazienti che assumono quotidianamente aspirina, in molti casi con episodi di sanguinamento.

    FISIOLOGIA DELLO STOMACO

    Lo stomaco ha la funzione principale di accumulare il cibo ingerito. Esso infatti funge da serbatoio, nel quale il cibo viene continuamente trattato chimicamente, per poi essere rilasciato un pò alla volta nell'intestino, dove termina la restante fase digestiva e si realizza l'assorbimento.
    Quando il cibo giunge allo stomaco si dispone in strati concentrici.

    A livello anatomico si distinguono:

    - una porzione superiore chiamata FUNDUSo FONDO, che si estende al di sopra dello sfintere esofageo inferiore;
    - una regione centrale detta CORPO, che occupa la maggior parte del volume dello stomaco;
    - una regione inferiore detta ANTRO, più stretta e meno voluminosa.

    Lo stomaco è collegato all'esofago attraverso il CARDIAS, che funziona da sfintere. Quando l'onda peristaltica della deglutizione scende lungo l'esofago, la muscolatura circolare del cardias si rilascia in anticipo, consentendo al cibo di raggiungere lo stomaco, per poi restringersi di nuovo. In questo modo viene impedito il reflusso del suo contenuto nell'esofago. Inoltre la mucosa dell'esofago, non è in grado di resistere ai succhi gastrici e potrebbe esserne danneggiata.
    Le contrazioni dell'antro possono spingere il chimo soltanto verso l'intestino tenue, attraverso uno stretto canale detto PILORO. Il passaggio del chimo attraverso di esso è regolato da un anello di muscolatura liscia detto SFINTERE PILORICO, che si apre e si chiude in relazione ad ogni contrazione ciclica dello stomaco, in modo da fare entrare nell'intestino solo piccoli getti di liquido alla volta.

    Il FUNDUS è costituito da una parete molto sottile, che si espande facilmente per seguire gli incrementi di volume dovuti all'introduzione del cibo.
    Il CORPO ha una mucosa costituita da PLICHE longitudinali dette RUGAE, che si distendono quando lo stomaco si espande. Questo consente all'antro e al corpo di modoficare notevolmente il loro volume, dilatandosi anche di 30 volte.
    L'ANTRO è costituito da spessi strati muscolari e produce forti contrazioni, che consentono il rimescolamento e lo svuotamento.

    In tutta la mucosa gastrica sono presenti numerose fossette gastriche, che si introflettono nella parete; esse hanno la funzione di far uscire i prodotti della secrezione.

    FORME PARTICOLARI DI GASTRITE

    GASTRITE EOSINOFILA

    E' una patologia idiopatica caratterizzata da un intenso infiltrato granulocitario eosinofilo della mucosa, della parete muscolare o di tutti gli strati della parete gastrica, di solito nell'antro o nel piloro. Questa condizione interessa tipicamente le donne di mezza età e il sintomo principale è il dolore addominale; inoltre il determinarsi di un edema nel piloro può causare problemi di svuotamento gastrico.
    La gastrite eosinofila può insorgere in associazione all'ENTERITE EOSINOFILA ed è spesso accompagnata da eosinofilia periferica.
    La terapia usata ed efficace è quella con steroidi.


    GASTROENTEROPATIA ALLERGICA


    E' una patologia pediatrica che può dare diarrea, vomito e deficit nella crescita.
    Nelle biopsie dell'antro di solito si riscontra un infiltrato granulocitario eosinofilo limitato alla mucosa.


    GASTRITE LINFOCITARIA


    E' una patologia in cui un fitto infiltrato linfocitario pervade lo strato epiteliale della mucosa e la lamina propria. I linfociti sono esclusivamente linfociti T (CD8+).
    La gastrite generalmente è limitata al corpo gastrico, e provoca sintomi generici come dolore addominale, anoressia, nausea e vomito.
    Sebbene sia di natura idiopatica, il 45-60% dei casi è associato al morbo celiaco. Per questo motivo è probabile una patogenesi immunitaria.


    GASTRITE GRANULOMATOSA


    La presenza di granulomi epitelioidi intramucosi è in genere associata alla presenza del morbi di Crohn, sarcoidosi, infezioni, vasculite sistemica o reazione da corpo estraneo. Il termine gastrite granulomatosa và riservato a pazienti dove sia esclusa la presenza concomitante di una di queste patologie.
    L agastrite granulomatosa è clinicamente benigna. le principali caratteristiche morfologiche sono il restringimento e la rigidità dell'antro gastrico dovuti all'infiammazione granulomatosa.


    GVHD


    La gastrite associata a GVHD può insorgere in seguito a trapianto di midollo osseo.
    A livello istologico è presente un lieve infiltrato linfocitario nella lamina propria a cui si associa apoptosi delle cellule epiteliali ghiandolari, specie quelle mucose del colletto.



    GASTROPATIA REATTIVA


    Comprende un gruppo di patologie che danno caratteristiche alterazioni istologiche della mucosa, che possono comprendere: iperplasia faveolare con perdita di mucina e alterazioni ghiandolari di tipo rigenerativo, edema ed iperemia della mucosa e presenza di fibre muscolari lisce nella lamina propria tra le ghiandole. L'assenza di infiammazione attiva granulocitaria neutrofila dell'epitelio è tipica.
    La gastropatia reattiva è molto frequente. Esiste un nesso causale con il danno chimico da inibizione della ciclossigenasi (uso di aspirina e FANS) o da reflusso biliare e con traumi mucosi da prolasso. In particolare i traumi dell'antro gastrico ed il prolasso causano una lesione caratteristica definita ECTASIA VASCOLARE DELL'ANTRO GASTRICO.
    All'esame endoscopico si notano strie longitudinali di mucosa eritematosa ed edematosa alternate a zone meno danneggiate (STOMACO A COCOMERO).
    A livello istologico la mucosa antrale ha aspetti reattivi e capillari dilatati con trombi di fibrina.




    CARATTERISTICHE CLINICHE

    La gastrite cronica generalmente è paucisintomatica. Si possono avere nausea, vomito e disturbi epigastrici. I soggetti con quadri avanzati di gastrite da H.P. o da altre cause ambientali spesso presentano ipocloridria, a causa dei danni associati alle cellule parietali e dell'atrofia della mucosa del corpo e del fondo. Tuttavia, poichè le cellule parietali non sono mai completamente assenti, questi pazienti non sviluppano acloridria o anemia perniciosa. I livelli di gastrina nel siero sono generalmente nella norma o solo di poco elevati.
    Nel caso si verifichi una grave perdita di cellule parietali nel contesto di una gastrite autoimmune, saranno presenti contemporaneamente ipocloridria o acloridria e ipergastrinemia. Si possono rilevare vari autoanticorpi circolanti contro diversi antigeni delle cellule parietali. Un piccolo gruppo di questi pazienti può sviluppare un'anemia perniciosa conclamata dopo anni. La distribuzione all'interno dei gruppi familiari delle gastriti autoimmuni ne suggerisce un'ereditarietà di tipo autosomico-dominante.
    la relazione tra gastrite cronica e sviluppo di carcinoma gastrico è rilevante.
    La maggior parte dei pazienti con un ulcera peptica, duodenale o gastrica ha un infezione da H.P. Si pensa che lo stesso batterio contribuisca alla patogenesi sia del carcinoma che del linfoma gastrico.
    Il rischio a lungo termine di cancro gastrico per i pazienti con gastrite autoimmune è del 2-4%, assai più elevato di quello della popolazione normale.

    GASTRITE AUTOIMMUNE

    Meno del 10% dei casi di gastrite cronica è di questo tipo.
    La gastrite autoimmune è dovuta alla presenza di autoanticorpi diretti contro le componenti delle cellule parietali delle ghiandole gastriche, inclusi anticorpi contro l'enzima H+ , K+/ATPasi, il recettore per la gastrina e il fattore intrinseco. La distruzione delle ghiandole e l'atrofia della mucosa portano alla perdita della produzione acida. Nei casi più gravi va perduta anche la produzione del fattore intrinseco, con conseguente sviluppo di anemia perniciosa. Questa rara forma di gastrite si associa ad altre patologie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto, il morbo di Addison e il diabete di tipo I. I pazienti con gastrite autoimmune hanno un elevato rischio di sviluppare carcinomi gastrici e tumori endocrini (carcinoidi).

    HELICOBACTER PILORY

    L'Helicobacter Pilory è un microrganismo bastoncellare curvilineo gram-negativo non sporigeno,di circa 3,5 x 0,5 micrometri. Appartiene a un genere di batteri che si è adattato a sopravvivere nel muco gastrico, caratterizzato da un PH molto basso e letale per la maggior parte dei batteri.
    Le peculiarità che hanno permesso l'adattamento sono:

    -- motilità per mezzo di flagelli;
    -- elaborazione di un ureasi che produce ammoniaca e anidride carbonica a partire da urea endogena, tamponando così l'acidità gastrica nelle immediate vicinanze del microrganismo;
    -- espressione di adesine batteriche,come la BabA, che si lega agli antigeni fucosilati di gruppo sanguigno B di Lewis e aumenta il legame alle cellule che presentano l'antigene di gruppo sanguigno 0;
    -- espressione di tossine batteriche, come i prodotti del gene associato a citotossina A (CagA) e del gene della citotossina vacuolante A (VacA).

    Il genoma di H.P. è formato da circa 1,65 milioni di coppie di basi e codifica per circa 1500 proteine. Ampi studi molecolari indicano che il batterio causa gastrite sia stimolando la produzione di citochine pro-infiammatorie sia danneggiando direttamente le cellule epiteliali.

    Dopo l'iniziale esposizione ad H.P., la gastrite può presentarsi in due modi : gastrite a predominanza antrale, con elevata produzione di acido e molto rischio di evolvere in ulcera gastrica, o pangastrite seguita da atrofia multifocale (gastrite atrofica), con secrezione acida relativamente bassa e alto rischio di evolvere in adenocarcinoma.
    I meccanismo che contribuiscono a questa differenza non sono molto chiari.

    Ci sono molti test diagnostici per il rilevamento di H.P.
    Tra i test non invasivi troviamo il test sierologico anticorpale,l'individuazione del batterio nelle feci e il breath test (test respiratorio all'urea). Il breath test si basa sulla formazione di ammoniaca da parte dell'ireasi batterica.
    I test invasivi si basano sulle biopsie gastriche. I metodi di rilevamento su tessuto gastrico comprendono la visualizzazione del batterio nelle sezioni istologiche, l'esame culturale, il test rapido all'ureasi e la ricerca del DNA batterico con reazione a catena polimerasica (PCR).

    I pazienti con gastrite cronica ed H.P. spesso migliorano in seguito a terapia antibiotica. Le recidive sono associate alla ricomparsa del microrganismo.

    I farmaci usati attualmente comprendono antibiotici ed inibitori della pompa protonica.

    Lo sviluppo di un vaccino profilattico e terapeutico, pur ancora in fase di ricerca precoce, è una via promettente per eradicare o quanto meno ridurre notevolmente la prevalenza mondiale dell'infezione.
    Oltre a Helicobacter Pilory, l'uomo può essere infettato da Helicobacter Heilmannii, un batterio a spirale isolato nei cani, gatti e primati. Questo batterio causa gastriti piuttosto lievi.

    COS'E' LA GASTRITE

    La gastrite è definita come un processo infiammatorio della mucosa gastrica.

    Si divide in gastrite acuta (risolvibile con una semplice cura e facendo attenzione all'alimentazione) e in gastrite cronica (non curabile e spesso asintomatica).

    La maggior parte delle gastriti croniche sono asintomatiche, ma esiste una piccola percentuale di esse sintomatica, che crea difficoltà nella vita quotidiana e di relazione sociale, e può condizionare l'umore e la serenità di questi "pazienti" definiti spesso erroneamente ansiosi.
    Vogliamo distogliere chi ha questo tipo di patologia dal sentirsi sbagliato o diverso dagli altri. La gastrite cronica è infatti una vera e propria malattia, che va tamponata con farmaci adeguati e "curata" con la consapevolezza di essere diversi dagli altri ma non per questo sbagliati.
    Qui di seguito ci limiteremo a fare una descrizione fisiologica e patologica dello stomaco, soffermandoci appunto sulla gastrite cronica.
    Questo blog vuole essere un punto d'incontro per CHI SOFFRE DI QUESTO PROBLEMA, per avere un sollievo e una solidarietà che nel campo specialistico spesso non si può trovare (o quantomeno è molto difficile), ma che può unire tutti noi ridandoci quella dignità che ci appartiene.



    La diagnosi di gastrite è spesso abusata, poiché viene formulata con troppa facilità per qualsivoglia dolore transitorio dell'addome superiore in assenza di un'evidenza oggettiva.
    La gastrite viene definita semplicemente come infiammazione della mucosa gastrica.

    Quando l'infiammazione è acuta, si ha infiltrazione di globuli bianchi denominati "neutrofili".
    Quando l'infiammazione è cronica (generalmente dopo 6 mesi di persistenza di un'infiammazione acuta che non si risolve), si ha predominanza di linfociti e/o plasmacellule spesso con associazione di metaplasia intestinale e atrofia.

    FARMACI

    I farmaci usati per la gastrite, vengono usati anche per altre patologie, quali il reflusso gastroesofageo, l'ulcera peptica gastrica e duodenale e il danno mucoso da stress.
    In tutte queste condizioni si possono formare erosioni od ulcere mucose, quando le azioni erosive dei fattori aggressivi (acido, pepsina, bile) prevalgono sui fattori protettivi della mucosa gastrointestinale (secrezione di muco e bicarbonato, sintesi di prostaglandine, velocità di flusso ematico e processi riparativi e rigenerativi che si attivano dopo il danno cellulare).

    Dobbiamo ricordare che oltre il 99% delle gastriti e quindi delle ulcere peptiche è causato dall' Helicobacter Pilory o dall'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

    I farmaci usati nelle patologie acido-peptiche sono : farmaci che riducono l'acidità gastrica e farmaci che aumentano le difese della mucosa.


    FISIOLOGIA DELLA SECREZIONE ACIDA


    Le cellule parietali dello stomaco hanno nelle loro membrane plasmatiche recettori per gastrina, istamina (H2) e acetilcolina (recettori muscarinici M3). Quando l'acetilcolina o la gastrina si legano ai recettori delle cellule parietali, inducono aumento della concentrazione citosolica di calcio ionizzato, che, a sua volta, attiva delle protein-chinasi che stimolano la secrezione di H+ da parte dell'ATPasi H+/K+ dipendente (cioè la pompa protonica) a livello dei canali secretori.
    Le cellule enterocromaffino-simili (ECL) sono cellule endocrine gastrointestinali, posizionate accanto alle cellule parietali. Le ECL possiedono recettori per gastrina e acetilcolina e sono la principale fonte di istamina. Quest'ultima si lega ai recettori H2 sulle cellule parietali, con attivazione dell'adenil-ciclasi e aumento delle concentrazioni intracellulari di AMPc . Esso attiva delle protein-chinasi che, a loro volta, stimolano la secrezione di H+ da parte dell'ATPasi H+/K+ dipendente. Si pensa che nell'uomo, gran parte dell'effetto dello stimolo di secrezione acida da parte della gastrina, sia indiretto e mediato dalla secrezione di istamina da parte delle ECL.


    1 ) ANTIACIDI


    Sono dei farmaci usato da secoli per trattare la dispepsia e patologie acido-peptiche (pirosi retrosternale). Gli antiacidi sono BASI DEBOLI che reagiscono con l'acido cloridrico (HCl) presente nello stomaco, formando un sale e acqua. Si pensa che essi aumentino anche i meccanismi di protezione della mucosa gastrica attraverso la stimolazione di sintesi di prostagliandine.
    Dopo un pasto l' HCl gastrico viene prodotto alla velocità di circa 45 mEq/h ! Una dose di antiacido pari a 156 mEq, somministrata un'ora dopo il pasto, neutralizza efficacemente l'acidità gastrica per 2 ore.
    Gli antiacidi però non sono tutti uguali e la loro capacità di durata nel tempo è variabile.


    BICARBONATO DI SODIO


    Reagisce rapidamente con l'HCl dando CO2 e NaCl. Grazie alla CO2 si presentano eruttazioni e distensione gastrica.
    NB Gli alcali che non reagiscono con l'acido sono rapidamente assorbiti e possono causare alcalosi metabolica a dosi elevate, o in pazienti con insufficienza renale. L'assorbimento di NaCl può peggiorare la ritenzione idrica in pazienti con insufficienza cardiaca, ipertensione e insufficienza renale.


    CARBONATO DI CALCIO


    E' meno solubile del precedente e reagisce più lentamente con l'HCl, dando origine a CO2 e CaCL2. Anch'esso può causare alcalosi metabolica ed eruttazioni.
    NB Dosi eccessive di bicarbonato di sodio o carbonato di calcio, se il paziente assume molti prodotti caseari in contemporanea (contengono molto calcio), possono portare a ipercalcemia, insufficienza renale ed alcalosi metabolica (sindrome da latte ed alcali).


    IDROSSIDO DI MAGNESIO - IDROSSIDO DI ALLUMINIO


    Reagiscono lentamente con HCl, dando cloruro di magnesio o cloruro di alluminio e acqua. Non si hanno eruttazioni perchè non si forma CO2. Anche l'alcalosi metabolica è poco comune.
    I sali di magnesio non assorbiti possono dare diarrea osmotica, e i sali di alluminio stipsi. Per questo motivo, cioè per rendere minimo l'impatto a livello della funzione intestinale, questi due agenti sono spesso presenti in associazione in specialità medicinali (idrossido di magnesio+algeldrato). Il magnesio e l'alluminio sono escreti per via renale, quindi i pazienti con insufficienza renale non devono assumere questi farmaci per tempi prolungati.


    NOTA BENE 


    Tutti gli antiacidi possono influenzare l'assorbimento di altri farmaci ! Quindi non devono essere assunti nelle 2 ore precedenti o successive all'assunzione dei seguenti farmaci : tetracicline, fluorochinoloni, itraconazolo e sali di ferro.


    2 ) ANTAGONISTI DEI RECETTORI H2 (H2 ANTAGONISTI)


    Gli anti- h2 sono antagonisti competitivi sui recettori H2 dell'istamina, la quale si trova anche a livello delle cellule parietali gastriche.
    Questi farmaci inibiscono in maniera dose-dipendente la secrezione acida basale e quella stimolata dal pasto. Sono molto selettivi e riducono il volume del succo gastrico e la concentrazione di pepsina.
    Gli anti-H2 riducono la secrezione acida gastrica stimolata da istamina, gastrina o farmaci colinomimetici del 60-70% in 24 ore. Essi inibiscono soprattutto la secrezione acida notturna (che dipende per la maggior parte dall'istamina) mentre hanno un impatto modesto sulla secrezione acida stimolata dal pasto (data da istamina, gastrina e acetilcolina). La loro azione è mediamente efficace intorno alle 10 ore. Per questo motivo vengono somministrati due volte al giorno.

    Essi sono : CIMETIDINA, RANITIDINA, FAMOTIDINA, NIZATIDINA, ROXATADINA.


    USI CLINICI


    Nonostante siano stati quasi del tutto soppiantati dagli inibitori della pompa protonica, gli anti- H2 vengono prescritti ancora largamente in varie patologie.


    Patologia da reflusso gastro-esofageo (GERD)


    Questi farmaci possono essere efficaci in pazienti con pirosi retrosternale o dispepsia saltuaria. I farmaci devono essere presi al bisogno. Gli antiacidi normalmente hanno una durata di 1-2 ore, gli anti-H2 di 6-10 ore. Questi ultimi si assumono preferibilmente prima dei pasti (circa mezz'ora - un'ora).


    Ulcera peptica


    Vengono usati praticamente gli inibitori della pompa protonica. Ad ogni modo gli anti- H2, inibendo la secrezione acida notturna, provocano una riduzione dell'ulcera e una sua guarigione nella maggior parte dei casi di ulcera gastrica o duodenale non complicate.
    Si assumono una volta al giorno, prima di andare a dormire. La guarigione avviene in 6-8 settimane nell'80-90% dei casi.
    Per l'ulcera duodenale attiva si consiglia una cura di 4 settimane. Per l'ulcera gastrica di otto settimane. Nel caso in cui l'ulcera non guarisca dopo tali tempi, il trattamento può essere prolungato, non oltrepassando però le 8 settimane nei pazienti affetti da ulcera duodenale. Per questi pazienti, in caso di risposta negativa, si devono usare gli inibitori della pompa protonica.


    Dispepsia non ulcerosa


    Vengono utilizzati largamente come prodotti da banco. Non è stata però dimostrata definitivamente la loro superiorità rispetto al placebo.


    Prevenzione del sanguinamento per ulcere da stress


    Riducono in maniera significativa l'incidenza di sanguinamento in ulcere da stress in pazienti in condizioni gravi. La somministrazione è endovenosa o infusione continua.


    EFFETTI INDESIDERATI


    Questi farmaci sono ben tollerati. Gli effetti indesiderati riguardano circa il 3% dei pazienti e sono : diarrea o stipsi, astenia, cefalea, mialgia.


    NB

    La somministrazione endovenosa, soprattutto in pazienti aziani, con problemi renali o epatici, può dare alterazioni dello stato mentale (confusione, agitazione o allucinazioni). Rari nei pazienti comuni.
    La CIMETIDINA può dare rialzi della prolattina a livello sierico poichè inibisce il metabolismo dell'estradiolo.
    Non sono noti effetti tossici sul feto, ma questi farmaci attraversano la barriera placentare, per cui non devono essere somministrati in GRAVIDANZA, salvo casi necessari.
    Raramente si può avere bradicardia, soprattutto per somministrazione endovenosa.

    NEWS

    Archivio contentente le principali news aggiornate reperibili sul web: gastrite cronica, ulcera peptica, carcinoma gastrico e affini.

    30/01/2009

    RICERCA ITALIANA NEL MONDO - UNIVERSITA' DI PAVIA - PREMIO RICERCATISSIMI 2008 PER UNO STUDIO SULL'HELICOBACTER PYLORI: RESPONSABILE DI GASTRITE E ULCERA

    ALIMENTAZIONE

    POST INCOMPLETO,DA AGGIORNARE


    NOTA BENE



    Tutto ciò che è scritto in questo post deriva DELLA MIA ESPERIENZA PERSONALE. PERTANTO NON PUO' E NON DEVE ESSERE PRESO COME MODELLO UNICO. SPERO COMUNQUE DI POTER AIUTARE QUALCUNO, POICHE' NEGLI ANNI, HO IMPARATO DA SOLA FACENDO DEI PERCORSI LUNGHI, A SELEZIONARE I CIBI CHE NON MI DANNO NESSUN TIPO DI PROBLEMA. SE AVESSI AVUTO UN AIUTO, FORSE CI AVREI IMPIEGATO MENO TEMPO! QUESTO POST E' DEDICATO A TUTTE LE PERSONE CHE SI SENTONO MALE O STANNO MALE APPENA MANGIANO DELLE COSE CHE TUTTI GLI ALTRI COMUNEMENTE MANGIANO, E SE NE CHIEDONO IL MOTIVO IL PERCHE', E PER QUESTO SI SENTONO SOLI E SBAGLIATI (se volete un contatto scrivetemi! Aiutarsi e condividere è il primo passo verso la guarigione!).


    Argomento delicato.
    L'alimentazione nella gastrite è di diversi tipi, in base alla gravità e al tipo di gastrite.
    Seguirò una linea generale, da adattare al proprio organismo, di uno schema alimentare tipo di tutti i giorni.
    Un gastritico può mangiare sostanzialmente di tutto, ma ci sono cibi da evitare completamente, altri da limitare, altri del tutto consentiti. Purtroppo quelli consentiti a livello quotidiano sono i più insapori, ma bisogna capire che per aiutare l'organismo a guarire e a stare meglio, la prima cosa da fare è un pò di sacrificio e impegno.


    ALIMENTI NO


    -- alcool (assolutamente vietato, qualunque tipo di alcool,vino,birra,liquore nei dolci,mi raccomando!NON deve essere assunto con la dieta per NESSUN motivo!);
    -- spezie (consentita la noce moscata in quantità minime. TUTTE le spezie piccanti ABOLITE, compreso il pepe!)
    -- alimenti troppo caldi o troppo freddi. MAI bere acqua ghiacciata oppure brodo bollente,soprattutto a stomaco vuoto!!)
    -- formaggi fermentati, piccanti o troppo salati (es. gorgonzola)
    -- frutta poco matura, arance, limoni, pompelmi e in genere tutta la frutta acida (tra i succhi di frutta preferite quelli biologici alla pesca o alla pera)
    -- cioccolato
    -- carne di maiale
    -- senape,mostarda


    ALIMENTI DA LIMITARE ALLE GRANDI OCCASIONI

    -- tè (vedi metilxantine)
    --CAFFE' (se siete sotto esami o dovete reggervi in piedi per qualche motivo importante, diciamo che è consentito, ma a lungo andare il caffè ha lo stesso effetto del fumo. Io lo eviterei. Ne sentirete le conseguenze dopo un mese consecutivo di assunzione!)
    -- karkadè
    -- matè
    -- guarana e ginseng
    -- cioccolato (quello tollerato meglio è il burro di cacao,e NON il cioccolato puro!!)
    -- panna
    -- latte (il latte consentito è ESCLUSIVAMENTE quello INTERO FRESCO BIOLOGICO RIGOROSAMENTE FREDDO; ovviamente per freddo intendo a temperatura ambiente)
    -- cibo integrale (scarsamente digeribile)
    -- maionese
    -- bibite gasate, soprattutto quelle amare (consentita maggiormente la coca-cola classica, non al limone)
    -- lievito (preferite quello in polvere biologico, e non il panetto)
    -- brodo di carne, ragù di carne, pasta al forno, pasticcio, minestroni
    -- carni troppo salate, affumicate ed insaccate (salsiccia,cotechino,zampone,salumi vari. tra questi consentito il prosciutto cotto di ottima marca,ad es. il Ferrarini)
    -- pesci grassi (salmone,anguilla,ecc.)
    -- crostacei (aragosta,gamberi)
    -- molluschi(seppie,calamari,vongole,cozze)
    -- frutta secca (castagne,nocciole,arachidi,pistacchi,ecc.), DA EVITARE tutta la frutta secca salata!!
    -- dolci troppo farciti e in genere tutti i dolci di pasticceria non fatti in casa
    --zafferano,noce moscata


    ALIMENTI CONSENTITI CHE POSSONO ESSERE ASSUNTI QUOTIDIANAMENTE

    -- pasta biologica
    -- riso brillato biologico
    -- olio d'oliva crudo fruttato (un olio indicato è quello del Garda o della Liguria, della Sardegna. Non consiglio quello pugliese perchè ha un ph più acido. Scegliete un olio con ph verso il neutro)
    -- insalata a foglia verde cruda
    -- verdure lessate ( patate,carote,zucchine,cavoli,radicchio,ecc.. LIMITATE melanzane, coste e affini,spinaci,cipolle,aglio )
    -- pesce bianco RIGOROSAMENTE cotto al vapore o bollito (es. sogliola, nasello, merluzzo,ecc.)
    -- carne bianca (pollame, coniglio,ecc.)
    -- carne rossa DA LIMITARE ma se cotta alla griglia o al vapore può essere mangiata anche 2/3 volte alla settimana
    -- acqua NATURALE e MAI gasata
    -- qualunque sughetto ottenuto lessando la verdura e tritandola, senza aggiunta DI NULLA, se non quando si raffredda un pò, di grana e olio crudo!!
    -- pane bianco (EVITATE IL PAN CARRE' E IL PANE TRATTATO CON ALCOOL ETILICO)
    -- grissini,crackers,pan biscotto, ecc. (COTROLLATE CHE NON SIA TRATTATO CON ALCOOL!!)
    -- biscotti secchi senza burro (es. biscotti misura, pavesini)
    -- uova RIGOROSAMENTE COTTE


    NOTA BENE

    Alcuni alimenti sono consentiti solo se cotti in una certa maniera.
    Quì di seguito riporto alcuni esempi:

    BURRO : consentito solo se usato freddo a temperatura ambiente, MAI cotto! Preferibilmente biologico
    OLIO : consentito SOLO CRUDO. MAI usarlo per friggere, soffriggere, MAI SCALDARLO!!!!
    UOVA : consentite spesso se non si usa l'olio per cuocerle. Quindi vanno benissimo in camicia o sode.
    CARNE : consentita solo se non cotta con l'olio. CUCINARLA alla griglia o bollita. Oppure io la metto in padella con un pò di acqua, così viene tipo un pò lessata. Potete mettere a fine cottura un pò di farina per renderla cremosa, e alla fine solo un pò di olio crudo fruttato.
    FORMAGGI : consentiti solo se non stagionati (via libera a tutti quelli freschi, tipo galbanino, philadelphia, ricotta, mozzarella, formaggini, grana, asiago, rosa camuna, ecc.)

    DIETA PER GASTRITE E DUODENITE ACUTA


    Spesso la gastrite è associata ad un'infiammazione dell'intestino. In questo caso si può parlare di GASTROENTERITI.
    Poichè in caso di infiammazione acuta la dieta deve essere più ristretta, elenco quì di seguito gli alimenti VIETATI E CONSENTITI in caso di primissima infiammazione.
    Và ricordato infatti che in genere si hanno dei sintomi acuti forti con dolori per qualche settimana, quindi il cibo assunto deve essere controllato pazientemente. In seguito, dopo aver fatto una cura adeguata, si può riprendere piano piano a mangiare alimenti un pò più conditi, fino a tornare a un regime dietetico normale, in caso di gastrite acuta risolta, moderati in caso di gastrite cronica.


    ALIMENTI CONSIGLIATI



    Bevande


    -- caffè d'orzo, yogurt, camomilla, acqua naturale non gasata, tisane preparate con alcune erbe sfuse (foglie di alloro, fiori di camomilla, fiori e foglie di malva, semi di finocchio, foglie di melissa).


    Primi Piatti


    -- riso o pasta conditi in bianco senza soffritto con cipolla o altri aromi. Per in bianco si intende olio crudo;
    -- passato di verdura o minestre di verdure, minestre di patate (NO CIPOLLA!) con un pò di olio crudo;


    Secondi piatti


    -- poca carne e possibilmente bianca (pollo,vitello), cotta a vapore e condita con olio crudo. Manzo o carne arosto solo qualche volta;
    -- pesce magro (sogliola,nasello,luccio,orata) lesso o ai ferri e condito con olio crudo;
    formaggi freschi non piccanti e poco grassi (mozzarella,casatella,stracchino,bel paese)
    -- uova alla coque COTTE o in camicia.


    Verdure


    -- patate, purè,carote,zucchine,finocchi,fagiolini freschi. Tutte queste lessate.
    -- insalata tenera e dolce.


    Frutta


    -- frutta cotta,frutta molto matura,frutta sciroppata SENZA CONSERVANTI.


    Farinacei


    -- fette biscottate, pan biscotto, grissini, crackers senza sale.


    Varie


    -- crema fatta in casa, budino, dolci fatti in casa NON FARCITI, crostate di frutta fatte in casa; -- limitare marmellate e miele,meglio non scaldarli.


    ALIMENTI PROIBITI



    Bevande


    -- vino puro e liquori,birra,aperitivi,bevande gasate,caffè,tè;
    -- liquidi troppo caldi o troppo freddi.


    Primi Piatti


    -- brodi di carne, pasta o riso conditi con ragù di carne o con soffritto di burro e olio, pasta al forno, pasticcio, minestroni elaborati (preparati con carne di maiale).


    Secondi Piatti


    -- animelle,cervella,trippa,carne di maiale,anatra,oca,selvaggina e cacciagione;
    -- carni salate, affumicate ed insaccate (VIETATI TUTTI I SALUMI!);
    -- pesci grassi (salmone,anguilla,carpa,ecc.), pesci salati (aringhe, acciughe, sardine, ecc.);
    -- crostacei (gamberi,aragosta,ecc.);
    -- molluschi (calamari,seppie,polipi,frutti di mare,vongole,cozze);
    -- formaggi fermentati, piccanti e troppo salati (gorgonzola);
    -- uova fritte o preparate con burro e altri grassi.


    Verdure


    -- tutte le verdure cotte in tegame;
    -- carciofi, cavoli, verze e coste, melanzane, pomodoro, piselli, peperoni, crauti, ravanelli;
    -- tutta la verdura in scatola.


    Frutta


    -- frutta poco matura, arance, limoni, pompelmi e la frutta acida in genere;
    -- frutta secca (datteri,castagne,nocciole,arachidi,noci,mandorle).


    Farinacei


    -- pane bianco (soprattutto da evitare la mollica);
    -- pane integrale e affini.


    Varie


    -- cioccolato, gelati, dolci farciti;
    -- salse piccanti, maionese, ketchup, senape, mostarda, peperoncino, sughi con spezie, pepe;
    -- zafferano, paprica, noce moscata.

    NOTA BENE: questo tipo di dieta può essere preso come modello, ma non assoluto. Pertanto, per qualunque problema, anche lieve, si consiglia di rivolgersi al proprio medico. 

    Gastritecronica.blogspot.com si dissocia dalla copiatura e pubblicazione di terzi di articoli presenti in questo blog spacciati come cure. Questo blog rappresenta una raccolta di informazioni informative esclusivamente date dalla mia esperienza personale. 

    NORME DIETETICHE PER LA GASTRITE



    Norme dietetiche per la gastrite

    La gastrite può essere dovuta all'ingestione di alimenti alterati o putrefatti e di difficile digestione, oppure a quantità eccessive di alcool. Inoltre può rappresentare la conseguenza di una malattia infettiva o di un avvelenamento.
    Esistono delle norme dietetiche per la gastrite molto importanti da seguire, dedicate al paziente con gastrite:
    1) neutralizzare e allontanare le cause irritanti;
    2) prevenire o correggere la disidratazione o la ipocloremia (durante il vomito, nella fase acuta della malattia, si ha perdita di liquidi ed elettroliti, soprattutto di cloro).
    Quando le cause di irritazione della mucosa gastrica sono state eliminate e ogni sintomo è scomparso, il paziente può tornare a poco a poco ad un regime normale, cercando ovviamente di EVITARE OGNI SQUILIBRIO OD ECCESSO DIETETICO.


    Norme dietetiche per la gastrite
    1) mangiare in ambiente tranquillo, sereno e rilassato, senza fretta;
    2) masticare bene gli alimenti;
    3) rispettare puntualmente gli orari dei pasti, in modo da normalizzare la periodicità delle secrezioni digestive;
    4) mangiare 4/5 volte al giorno e preferibilmente fare piccoli pasti nell'arco della giornata (il gonfiore dello stomaco che esiste nel paziente con gastrite mal si addice ad un pasto costituito da primo secondo contorno frutta e dolce!);
    5) riposarsi ed evitare il freddo immediatamente dopo i pasti (non stare sdraiati ma fare magari una passeggiata);
    6) cercare di assumere piatti stimolanti, dall'aspetto gustoso. La presentazione delle vivande infatti è di grandissima importanza per i malati di gastrite.
    L'ASPETTO ALLETTANTE DELLE PORTATE PUO' CONTRIBUIRE NOTEVOLMENTE A FACILITARNE LA DIGESTIONE.
    Quest'ultimo punto è molto difficile da attuare, poiché raramente il paziente con gastrite può mangiare piatti gustosi e succulenti.
    Ma con un po' di buona volontà ci si può aiutare! Mettere a proprio agio le persone che hanno questo problema, senza farle sentire necessariamente dei malati, ma creando un ambiente armonioso ed integrando i propri e gli altrui desideri contribuisce senz'altro a un rilassamento degli organi interni e a una serenità che porta beneficio a tutto l'organismo e quindi anche alla digestione.

    DIZIONARIO: le parole della gastrite

    GASTRALGIA: dolore acuto, localizzato all'epigastrio e spesso accompagnato da vari disturbi digestivi. Essa può essere sintomo di diverse malattie dello stomaco (dalla normale dispepsia al tumore). Il dolore può essere anche tanto intenso da provocare vomito o svenimenti.

    GASTRECTASIA: dilatazione dello stomaco.

    GASTRECTOMIA: operazione chirurgica che consiste nell'asportazione parziale o totale dello stomaco.

    GASTRECTOMIZZARE: praticare una gastrectomia.

    GASTRECTOMIZZATO: che ha subito una gastrectomia.

    GASTRICO: che si riferisce allo stomaco.

    GASTRINA: ormone prodotto dalle cellule parietali della mucosa dello stomaco; esso agisce sulla secrezione gastrica.

    GASTRINOMA: tumore, a volte benigno, la cui sede è generalmente lo stomaco o i linfonodi addominali. Un eccesso di secrezione di gastrina da parte di questi tumori è spesso associato ad ulcere gastriche molto gravi e solitamente incurabili.

    GASTROCELE: ernia dello stomaco che spesso si sviluppa attraverso la parte superiore della linea alba, ovvero tra i muscoli retti dell'addome.

    GASTROCOLICO: relativo allo stomaco e al colon.

    GASTROCOLITE: infiammazione contemporanea tra stomaco e colon.

    GASTRODUODENALE: relativo allo stomaco e al duodeno.

    GASTRODUODENITE: infiammazione dello stomaco e del duodeno.

    GASTRODUODENOSTOMIA: operazione chirurgica che consiste nel praticare un incisione che porti a comunicazione tra lo stomaco e parte del duodeno.

    GASTROENTERITE: infiammazione di stomaco e intestino in contemporanea.

    GASTROENTEROCOLITE: infiammazione che riguarda in contemporanea lo stomaco, l'intestino tenue e il colon. Si manifesta con dolori all'addome, vomito, diarrea, spasmi, ecc.

    GASTROENTEROLOGIA: specialità medica volta allo studio dello stomaco e dell'intestino e delle loro malattie.

    GASTROENTEROLOGO: medico specializzato in gastroenterologia.

    GASTROENTEROPTOSI: spostamento verso il basso di stomaco e intestino.

    GASTROENTEROSTOMIA: operazione chirurgica che si attua facendo comunicare lo stomaco con un ansa dell'intestino, di solito del digiuno. Si pratica in qualche caso di ulcera duodenale o di tumore inoperabile del piloro.

    GASTROEPATICO: relativo allo stomaco e al fegato.

    GASTROESOFAGEO: relativo allo stomaco e all'esofago.

    GASTROPATIA: termine generico per identificare problemi gastrici.

    GASTROPESSIA: intervento chirurgico per fissare lo stomaco ptossico.

    GASTROPILOROSPASMO: spasmo dello stomaco e del piloro, spesso tipica di alcuni bambini molto piccoli. Questo provoca vomiti precoci dopo ogni poppata, di lieve entità e non pericolosi.

    GASTROPLASTICA: termine usato per raggruppare diversi interventi chirurgici di plastica allo stomaco, soprattutto usati per chiudere una perforazione da ulcera.

    GASTROPTOSI: spostamento dello stomaco verso il basso. La causa può essere identificata come un aumento della sua dilatazione o da rilassamento dei legamenti di sospensione. I sintomi possono essere: disturbi digestivi, acidità, digestioni lente; oppure possono non esserci sintomi chiari.

    GASTRORRAGIA: emorragia dello stomaco.

    GASTROSCOPIA: manovra attraverso la quale si ha l'esplorazione interna dell'esofago, dello stomaco e del duodeno. L'esplorazione viene effettuata attraverso uno gastroscopio. Essa può rilevare ulcere, modificazioni della mucosa, rilevazioni dell'HP e controllare generalmente lo stato fisiologico o patologico di questi tre tessuti.

    GASTROSCOPIO: strumento usato per effettuare la gastroscopia. Si tratta di un lungo tubo, con un'estremità in cui è presente una luce che serve ad esaminare l'interno dello stomaco.

    GASTROSPASMO: contrazione spastica della tonaca muscolare dello stomaco.

    GASTROSPLENICO: relativo allo stomaco e alla milza.

    GASTROSTOMIA: anastomosi chirurgica delle parete gastriche dello stomaco alla parete addominale, con un'apertura che consente l'introduzione dei cibo. Si effettua in pazienti affetti da stenosi esofagea.



    COME AIUTARE UN MALATO DI GASTRITE

    E' difficile aiutare una persona malata di gastrite, poichè la prima cosa da fare è IMMEDESIMARSI. Questo è praticamente impossibile per chi mangia di tutto e non ha mai avuto problemi allo stomaco. Ancora più difficile lo è per i giovani o i bambini, che si relazionano con persone della loro età del tutto sane e con minor sensibilità in genere.

    Un malato di gastrite deve seguire un determinato percorso di guarigione e protrarlo nel tempo per non avere ricadute. Anche questo è praticamente impossibile, per chi ha un regime di vita normale, chi studia o lavora. Spesso il gastritico assorbe male gli alimenti e di conseguenza ha molte più carenze alimentari di una persona normale, con conseguente e progressivo indebolimento nel tempo.

    Aiutare un malato di gastrite, può avvenire in diversi modi. Prima di tutto bisogna ASCOLTARE e non vedere quello che si vuole vedere, e soprattutto non dare retta alle "leggende popolari", che identificano i malati di gastrite "malati di testa".
    QUALUNQUE PERSONA INFATTI CHE NON RIESCE SODDISFARE I PROPRI BISOGNI SI DEPRIME. SE I BISOGNI SONO DI TIPO ALIMENTARE LA DEPRESSIONE E' ANCORA PIU' MARCATA, FINO A DIVENTARE A VOLTE E SPESSO PATOLOGICA. L'anoressia o la depressione sono soltanto una delle conseguenze della gastrite cronica protratta, in cui l'individuo non riesce più ad esprimersi per quello che è, si sente diverso dagli altri e spesso sbagliato. Sente che non può avere una vita "normale", per mancanza di energia emotiva e fisica. Aiutare queste persone significa non farle sentire sbagliate.


    Prima di tutto un malato di gastrite non può mangiare quasi nulla al ristorante. Ricordiamo che l'olio cotto è bandito e inoltre deve essere fruttato e di qualità. Conoscete qualche ristorante dove nei primi piatti non è presente un soffritto? Forse solamente quelli vegetariani e vegani (che costano un sacco di soldi, tra l'altro!). La pizza è consentita senza pomodoro, ma vi assicuro che mangiare sempre la pizza senza pomodoro dopo un pò snerva, e ti passa anche la voglia di andare fuori (inoltre bisogna ricordare di dire al cameriere di non mettere l'olio o qualcosa di piccante, cosa che molto spesso non accade per dimenticanza; anche questo comunque mette il paziente nelle condizioni di "critica" della gente). Dopo il pasto il paziente non può stare seduto, perchè la sua digestione è più lenta, e lo stanca di più. Quindi dovrebbe fare una passeggiata, o non fare MAI pranzi o cene molto lunghi (altrimenti và in down, come si dice!). Inoltre è pressochè impossibile d'inverno, poichè una cosa importante è quella di non prendere freddo dopo mangiato, ed evitare frequenti sbalzi di temperatura.

    Evitate quindi di invitare il vostro amico a mangiare fuori, se non nelle occasioni importanti e necessarie. Gli procurerete un grosso disagio, si sentirà inadeguato e solo, di fronte a persone che non lo capiscono.

    Un malato di gastrite deve seguire una dieta precisa ma spesso questa cosa viene sottovalutata da amici e conoscenti. Spesso sento frasi inutili dettate dall'ignoranza :
    -- la gastrite ce l'hanno tutti!
    -- la gastrite è solo una cosa mentale!
    -- ma si quello là ha solo un sacco di problemi!
    -- la gastrite è una scusa, la vera malattia è l'anoressia! eccccc.......

    Aiutate il vostro amico o parente, PARLANDOCI INSIEME, informandovi sulla malattia, provando a seguire almeno per qualche giorno la sua dieta. Forse così capirete cosa significa perdere completamente l'alimentarsi per piacere, essendo costretti a farlo per dovere.
    Spesso un gastritico dice : devo mangiare, e non ho fame. La maggior parte dei gastritici a lungo andare nel tempo soffre di inappetenza.

    Non invitate quindi il vostro amico a cena da voi, se non pensate di offrirgli la stessa cena che mangiate voi. Si sentirà inadeguato e penserà che non gli volete bene, che mancate di sensibilità, che non vi preoccupate per lui. Ricordate che un malato di gastrite desidera mangiare come gli altri, MA NON PUO'!


    Non consigliate a una gastritico di ANDARE DALLO PSICOLOGO!
    Egli sa perfettamente di avere una malattia organica, e giudicherà tutte le persone che la sottovaluteranno come insensibili. Purtroppo la malattia comporta una conseguenza psicologica forte, ma và capita e adattata alle esigenze dell'altro. Il vostro amico si sentirà diverso e sentirà che voi lo considerate diverso, o ancor peggio malato. La decisione dovrà essere casomai presa da lui, dopo lunghe riflessioni profonde, in cui si sarà sentito ascoltato e capito. A mio parere, è impossibile capire veramente, però ci si può provare!

    Cercate di capire che un malato di gasrite cronica ha spesso moltissimi fastidi gastrici. Potrà soffrire infatti di gonfiore, di mal di pancia (simile al ciclo mestruale lieve o forte, però collocato all'altezza dello stomaco), di diarrea, di vomito, di tachicardia improvvisa, di iperventilazione, di vertigini, giramenti di testa, spesso si sentirà stanco fisicamente e spossato, debole, farà fatica a ragionare in modo veloce ed eloquente dopo i pasti, sarà magro e tendente al dimagrire sempre di più, e quindi con meno energia. Spesso non avrà voglia di fare nulla perchè non s sente bene (il nervo vago ha una grossa importanza perchè circonda lo stomaco. Dopo i pasti il gonfiore può stimolarlo e dare origini a reazioni neurovegetative, estremamente normali). Nei casi più gravi il paziente può soffrire di sbalzi di ormoni tiroidei senza malattia precisa, dolore, bruciore, tremori allo stomaco, vomito ricorrente, apatia, pallore, anemia.

    NON SOTTOVALUTATE LA MALATTIA SE NON LA CONOSCETE! E' piu' seria di quanto si pensi.

    NON INVITATE TROPPO SPESSO AL MARE IL VOSTRO AMICO se non potrete garantirgli una dieta priva di conservanti e uscite al ristorante. Inoltre l'aria condizionata d'estate lo costringerà a non mangiare, poichè se prende freddo potrà sentirsi male. Spesso queste persone apprezzano le cose semplici, gli affittacamere con fornello, in cui possono cucinare, gli alberghi con il frigo in caso di necessità, i posti privi di aria condizionata (comprese le macchine!), i cibi fatti in casa. Preferite all'albergo turistico l'agriturismo biologico ad esempio, oppure posti poco affollati e sereni.

    CERCATE DI RENDERE IL PASTO IL PIU' PIACEVOLE E SERENO POSSIBILE.
    Spesso, per chi vive in famiglia è difficile. Non tutti hanno la fortuna di avere dei genitori che vanno d'accordo, o fratelli o parenti rilassati. Le persone molto nervose rendono nervoso come mai il gastritico, e potrebbero spesso chiudergli lo stomaco. Evitate di mangiare molto mentre litigate in casa, se avete un famigliare gastritico. Questo gli renderà più difficile il pasto e la digestione.
    I rumori forti e improvvisi, le grida, le sberle sono da evitare. Piuttosto mettete su un bel cd con una musica piacevole, questo aiuterà a creare un clima rilassante.

    La maggior parte delle persone si rende conto cosa significa e come può vivere un malato gastritico solo quando CI CONVIVE. Spesso certe cose vengono viste come manie.
    Ma dovete pensare che la mucosa gastrica è molto più delicata di quella normale. E' come quella di un bambino. E il bambino non può mangiare di tutto, e non può certo bere il vino!

    Spesso i malati soffrono di anemia. L'anemia si manifesta quando ci sono evidenti cali di vitamina B12 e acido folico. La vitamina B12 è ad accumulo e può essere assimilata solo grazie ad un enzima prodotto dalle cellule dello stomaco, detto FATTORE INTRINSECO. Esso ne permette l'assorbimento. Il Fattore Intrinseco viene prodotto dalle cellule epiteliali gastriche sane. Un malato di gastrite possiede cellule epiteliali infiammate. Per cui nel tempo, le riserve di vitamina B12 si possono esaurire, dando origine ad anemia conclamata. Purtroppo le carenze possono anche non manifestarsi subito, quindi ci si può accorgere della malattia dopo anche diversi anni. Per questo la dieta deve essere ricca di cibi che contengono queste due vitamine e il ferro. Quindi il gastritico DEVE assumere carne!! Attenzione alle diete vegane!!

    GLI ORARI SONO IMPORTANTI! 
    Il gastritico deve regolarizzare gli orari dei pasti, del sonno e del lavoro. Dovrebbe fare tutto in modo scandito e sgarrare il meno possibile. Quindi alzarsi sempre alla stessa ora, mangiare alla stessa ora, dormire alla stessa ora. E' molto difficile in realtà, sia per la vita in genere, per chi ha dei bambini, per chi lavora. Inoltre spesso il gastritico soffre di INSONNIA, fa fatica ad addormentarsi, proprio per la sua condizione di stress. Cercate di rendere la vita del vostro amico, partner o famigliare il più sereno e uguale possibile. In modo da abituare progressivamente l'organismo a queste "coccole" quotidiane. Molto utili sono le tisane digestive, prima di andare a letto.

    COCCOLARSI!
    Se il vostro amico soffre di gonfiori molto spesso, e ama gli animali, perchè non gli regalate un bel gattino? Le fusa sono molto stimolanti e rasserenano la mente. Potrete abituare il gattino fin da piccolo ad addormentarsi sulla pancia, in modo che "l'effetto fusa" avvenga in questa zona delicata, e porti una sensazione di benessere unica! Provate!






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