La gastrite acuta è un processo infiammatorio della mucosa gastrica, spesso transitorio. Essa è di frequente associata a:
- uso massiccio di farmaci antiffiamatori non steroidei (FANS) - es. il comune aulin;
- consumo eccessivo di alcool;
- forte tabagismo;
- uso di farmaci antineoplastici (antitumorali);
- uremia;
- infezioni sistemiche batteriche o virali(es. citomegalovirus, salmonella);
- stress intenso (traumi, ustioni, interventi chirurgici );
- ischemia e shock;
- uso di acidi o alcali e tentativi di suicidio;
- esposizione a radiazioni o congelamento gastrici;
- trauma meccanico;
- gastroectomia distale.
Si pensa che uno i più di questi meccanismi operino nelle circostanze citate: aumento della secrezione acida, ridotta produzione di tampone bicarbonato, ridotto flusso ematico, distruzione dello strato aderente di muco e danno epiteliale diretto.
Ovviamente vari di questi fattori possono agire in modo sinergico.
Imoltre una notevole percentuale di pazienti ha una gastrite idiopatica, cioè non associata a fattori scatenanti noti.
A seconda della gravità delle lesioni anatomiche, la gastrite acuta può essere completamente asintomatica; può causare in modo variabile dolore epigastrico, nausea e vomito oppure presentarsi con un'emorragia, ematemesi importante, melena e dissanguamento potenzialmente letale. Nel complesso, è una delle cause principali di ematemesi importante, ad esempio negli alcolisti. La gastrite acuta è piuttosto frequente in particolari contesti, ad es. fino al 25% di pazienti che assumono quotidianamente aspirina, in molti casi con episodi di sanguinamento.